Il repertorio dello scettico – Onere della prova

Riassunto:

  • Le teorie del complotto hanno una crescente influenza sulle decisioni politiche.
  • L’Onere della prova è uno strumento per accertare la veridicità di affermazioni politiche, scientifiche e quotidiane.
  • Consapevolmente o meno, l’Onere della prova viene applicato dalle persone ogni giorno.
Il repertorio dello scettico - Onere della prova

L’abbondanza di teorie del complotto è indiscutibile e la loro crescente influenza sulla vita politica in numerosi paesi è evidente. Il culto di Qanon, il quale suggerisce l’esistenza di una cerchia internazionale di pedofili che coinvolge politici e celebrità, si sta divulgando anche al di fuori degli Stati Uniti, così come il suo legame politico con il presidente Donald Trump e le possibili implicazioni per le elezioni presidenziali statunitensi del 2020 sono innegabili [1, 2]. In Polonia, in una votazione del 21.08.2020, il Consiglio del Comune di Solina ha votato contro l’introduzione della tecnologia 5g [3]. L’Europa ha assistito a numerose proteste contro gli approcci sociali e medici per contenere la pandemia da SARS-CoV-2, con un numero elevato di partecipanti aventi slogan negazionisti [4]. Nella maggior parte dei casi, i manifestanti erano supportati da movimenti di destra e anti-vaccinazione [5].

Lo scopo di questo articolo non è chiedere per quale motivo o quante persone credano nelle cospirazioni. Non è nemmeno per convincere i seguaci delle teorie cospirazioniste che le loro affermazioni sono infondate: questo compito si rivela piuttosto irraggiungibile considerando la natura umana e la sempre crescente riluttanza ad ammettere pensieri errati. L’obiettivo è piuttosto quello di fornire al lettore strumenti filosofici adeguati per identificare idee infondate. La semplice nozione discussa in questo articolo è la seguente: l’onere della prova spetta alla parte che propone l’argomentazione.

La nozione è stata ribadita in numerose forme da numerosi filosofi, scienziati e autori, tra cui Bertrand Russell, Carl Sagan e Christopher Hitchens (per informazioni biografiche vedere [6], [7], [8]). Tuttavia, come viene sottolineato da Damion Reinhardt, il principio può essere trovato per iscritto già nel 1704, mentre la frase latina di significato equivalente (Quod gratis asseritur, gratis negatur – Ciò che si afferma gratuitamente può essere negato gratuitamente [9] ) era ampiamente in uso all’inizio del XIX secolo [10].

Nella versione di Bertrand Russell, prende la forma di una teiera. Russell ha affermato che se ci fosse una piccola teiera in orbita attorno al Sole tra la Terra e Marte, non ci sarebbe modo di smentirla. È quindi la persona che sostiene che la teiera esista davvero che dovrebbe provare l’affermazione stessa.

Carl Sagan ha affermato una nozione simile con l’aforisma “Le affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie”, che è stato reso popolare nel suo programma televisivo del 1980 “Cosmos” [11]. Successivamente, è apparso nel suo libro sul metodo scientifico e il pensiero scettico, “Il mondo infestato da demoni. La scienza come una candela nell’oscurità” (titolo originale: “The Demon-Haunted World. Science as a Candle in the Dark”) [12]. Sagan ha utilizzato la regola nel suo tentativo di mostrare come un approccio scettico possa essere utilizzato per affrontare la superstizione, la ciarlataneria e la pseudoscienza.

Nelle parole di Christopher Hitchens, “Ciò che può essere affermato senza prove può anche essere respinto senza prove”. In altre parole, l’onere della prova spetta a chi fa l’affermazione. La frase è stata resa molto popolare da Hitchens attraverso la sua carriera attiva come oratore pubblico e attraverso il successo del suo libro sulla religione [13], da cui il suo stesso nome: il rasoio di Hitchens.

Il lettore noterà che i nomi sopra menzionati includono noti atei e agnostici. Ciò è dovuto al fatto che, come con molti principi filosofici e modi di pensiero scientifico, l’onere della prova può essere applicato facilmente e con successo per smentire qualsiasi affermazione soprannaturale.

Risulta superfluo dire che gli scienziati applicano quotidianamente questa regola nella loro ricerca. Qualsiasi articolo scientifico pubblicato correttamente inizia con una domanda o una tesi e quindi procede alla presentazione di prove adeguate a favore o contro l’affermazione di partenza. È un aspetto applicato di routine nella metodologia scientifica. Allo stesso modo, il principio è, in varia misura, applicato anche in diritto, laddove è generalmente stabilito che l’onere della prova spetta al ricorrente.

Il principio può essere applicato altrettanto efficacemente alla vita di tutti i giorni. In effetti, viene quotidianamente applicato consapevolmente e inconsapevolmente da chiunque. Possiamo facilmente immaginare una persona che affermi di poter volare. La maggior parte delle persone richiederebbe una dimostrazione. Se un capo sentisse la promessa di un dipendente di superare tutti i colleghi del 500%, probabilmente vorrà sapere come questo si possa ottenere prima di allocare le risorse. Se un alchimista ci dicesse di investire nei loro sforzi, vorremmo anche vedere un campione delle loro abilità. Infine, se gli viene detto che il coniuge li tradisce, la maggior parte delle persone chiederebbe la prova dell’atto condannabile.

Tornando alle teorie cospirazioniste, l’applicazione della regola è identica. Di fronte a un’affermazione come “il mondo è governato da una specie di rettiliani”, uno scettico chiederebbe semplicemente delle prove. È altamente dubbio che esista alcuna prova per un tale detto, soprattutto perché non sono stati scoperti corpi vivi o morti di tali organismi straordinari. Quali prove adeguatamente convalidate ci sono per la nocività della tecnologia 5G? Quali fatti confermano che i vaccini contro la poliomielite o il morbillo abbiano causato più danni che benefici, quando le malattie sono state virtualmente debellate? Quale prova supporta l’idea che la pandemia sia un evento catastrofico ampiamente organizzato controllato da una casta dominante segreta invece di una regolare pandemia di una nuova malattia?

Fare domande è un passo importante sulla strada verso la libertà da convinzioni infondate. Il nostro mondo moderno ci bombarda con nuove teorie, notizie scioccanti, idee straordinarie, innovazioni inimmaginabili e, ultimo ma non meno importante, informazioni false. Sfortunatamente, gran parte delle informazioni sono semplicemente opinioni e prive di fondamenti nella realtà. Nei casi peggiori, le presunte notizie sono il prodotto di processi deduttivi o propaganda falliti. Questo labirinto di dati non è facile da navigare, ma alcuni strumenti possono aiutarci a condurci sul chiaro percorso scettico.